Informazioni legali – FAQ

Hai delle domande? Abbiamo creato questa sezione per offrirti informazioni legali e risposte utili!

Nella nostra area FAQ cercheremo di pubblicare informazioni legali in risposta a domande comuni che i nostri clienti ci pongono quotidianamente. E’ un’area a vostro servizio. Ovviamente per qualsiasi dubbio o chiarimento aggiuntivo vi invitiamo a prendere contatto con noi!

Ho bisogno di parlare urgentemente con un avvocato, come posso contattarvi?

Potrai contattare il nostro Studio utilizzando tre differenti canali di comunicazione:

1) telefonicamente al numero 0283987355. Qualora non dovessimo rispondere subito alla tua chiamata verrai certamente ricontattato nel più breve tempo possibile e in ogni caso nella stessa giornata;

2) via whatsapp al numero 3381452079, dove potrai già esporci sinteticamente il tuo caso e chiedere di essere ricontattato;

3) tramite email all’indirizzo di studio [email protected]

Nella pagina del sito Contatti troverai riportati tutti i sopracitati riferimenti.

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Quali sono i tempi di attesa per essere ricevuti in Studio?

Solitamente ogni appuntamento viene fissato entro massimo tre giorni da quando riceviamo la tua richiesta.

Quando la questione sottoposta riveste carattere di particolare urgenza, i tempi di attesa vengono drasticamente ridotti. In questi casi, infatti, cerchiamo ove possibile di ricevere il cliente il giorno stesso in cui ci contatta.

Se vuoi fissare un appuntamento con il nostro Studio visita la pagina Contatti del sito dove troverai tutti nostri recapiti.

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È possibile ricevere una consulenza on line?

Si. Laddove il cliente per varie ragioni fosse impossibilitato a recarsi presso il nostro Studio legale, siamo disponibili a fornire consulenza legale in videochiamata tramite l’utilizzo di Skype o delle più importanti piattaforme di videoconferenza.

Se vuoi fissare una videochiamata con il nostro Studio visita la pagina Contatti del sito dove troverai tutti nostri recapiti.

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È possibile avere un preventivo dei costi che dovrò sostenere?

Certo. Non solo è possibile ma è doveroso.

L’art. 13, comma 5, della legge n. 247/2012, infatti, ha introdotto l’obbligo per noi avvocati di comunicare in forma scritta al cliente la prevedibile misura del costo della prestazione, distinguendo fra oneri, spese, anche forfetarie, e compenso professionale.

Quando contatterai il nostro Studio verrai informato immediatamente del costo dovuto per la consulenza legale che verrà fornita al primo incontro.

Una volta effettuato l’incontro, qualora dovesse emergere la necessità di eseguire in tuo favore ulteriore attività, sarà nostra premura comunicarti nel dettaglio tutti i costi necessari per espletare le prestazioni professionali concordate.

Per maggiori informazioni sui costi, non esitare a contattarci tramite i recapiti presenti nella pagina Contatti del nostro sito.

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Come viene determinato il vostro compenso?

Per determinare il nostro compenso, applichiamo i parametri ministeriali stabiliti dal DM 55/2014 (Regolamento recante la determinazione dei parametri per la liquidazione dei compensi per la professione forense ai sensi dell’articolo 13, comma 6, della legge 31 dicembre 2012, n. 247), aggiornati dal DM 147/2022, che prevedono tariffe diversificate in base al tipo di causa e al suo valore.

Il decreto consente inoltre di calcolare gli onorari per fasi, modulando così i costi in base all’attività effettivamente svolta.

Per maggiori informazioni sui nostri compensi, non esitare a contattarci tramite i recapiti presenti nella pagina Contatti del nostro sito.

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Se vinco la causa riuscirò a recuperare tutte le spese legali sostenute?

Nella maggior parte dei casi, chi vince una causa riesce a recuperare le spese legali sostenute, comprese le parcelle degli avvocati, perché l’ordinamento prevede che siano a carico della parte soccombente.

Tuttavia, il giudice può decidere di compensare le spese tra le parti in presenza di particolari condizioni, ad esempio in caso di vittoria parziale o questioni complesse, facendo sì che ciascuna parte sostenga le proprie spese anche in caso di vittoria.

Un altro aspetto importante da considerare è la possibile insolvenza della controparte: se il debitore è temporaneamente insolvente, si potrà tentare di recuperare le somme in un secondo momento; se invece l’insolvenza è volontaria o il debitore è nullatenente, il recupero sarà più difficile o addirittura impossibile.

Per questo motivo, è importante confrontarsi con il proprio legale di fiducia per valutare nel caso specifico quali sono le reali possibilità di recupero delle spese.

Per maggiori informazioni non esitare a contattarci tramite i recapiti presenti nella pagina Contatti del nostro sito.

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L'avvocato mi terrà informato sull'andamento della causa?

Sì, è nostra consuetudine tenere costantemente informato il cliente sullo stato della pratica o sull’andamento della controversia.

Riteniamo fondamentale che il cliente sia sempre messo in condizione di comprendere e seguire ogni fase dell’attività svolta: per questo motivo forniamo aggiornamenti tempestivi su ogni sviluppo rilevante, scadenza o decisione da assumere.

Oltre a rappresentare il nostro abituale modo di operare, tale comportamento è anche espressamente previsto dall’art. 27 del Codice Deontologico Forense, che impone all’avvocato il dovere di informare il cliente sull’evoluzione dell’incarico.

Quali documenti è necessario portare al primo appuntamento?

È consigliabile portare con sé tutti i documenti utili per ricostruire i fatti e inquadrare correttamente la questione giuridica.

In particolare, a titolo esemplificativo e non esaustivo è utile portare con sè:

– Documenti identificativi (carta d’identità e codice fiscale);

– Eventuali atti giudiziari già ricevuti o notificati (citazioni, ricorsi, sentenze, decreti, verbali);

– Contratti o accordi scritti relativi alla vicenda (contratti di locazione, compravendita, lavoro, ecc.);

– Documenti relativi a eventuali comunicazioni (email, lettere, PEC);

– Prove disponibili, come fotografie, registrazioni, conversazioni o indicazioni di testimoni;

– Ulteriore documentazione specifica, che può variare a seconda del tipo di questione (ad esempio, nel caso di separazione o divorzio: certificato di residenza e stato di famiglia dei coniugi, estratto per riassunto dell’atto di matrimonio, dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni, ecc.).

Durante il primo incontro sarà comunque possibile valutare insieme quali documenti siano realmente necessari e, se mancanti, potrai fornirli tranquillamente in un secondo momento.

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